
Umami è il classico sapore che viene associato alla sapidità degli alimenti. Si tratta di un termine che viene dalla cultura giapponese e che spesso viene avvicinato al sapore del brodo dashi.
Il brodo dashi viene preparato con acqua, pesce essiccato (o funghi secchi) e alghe e ha un sapore davvero esaltante. Il senso dell’umami è uno dei cinque percepiti dai recettori presenti nel nostro cavo orale. Si conosce da decenni, ma la sua fama è scoppiata solo da qualche anno.
Sembra che il senso dell’umami sia un vero e proprio toccasana per la salute e per l’alimentazione sana e che possa aiutarci non solo a mangiare meno, ma anche a mangiare meglio. In che modo? Vediamolo insieme.
Umami e dieta
Come anticipato l’umami aiuta a mangiare in modo migliore, ma come è possibile? Questo particolare senso stimola le papille gustative e la salivazione, ma paradossalmente aiuta a sentirsi sazi prima.
Consumare alimenti ricchi di umami aiuta a sentire prima il senso di sazietà, quindi di conseguenza aiuta anche a mangiare meno e meglio e ad assumere meno calorie.
Alcune popolazioni bevono del brodo prima dei pasti, in modo da assumere meno alimenti. Il brodo, in genere, è un alimento tipicamente ricco di umami, soprattutto se preparato con la ricetta classica del brodo dashi.
Quindi sì, l’umami può essere un vero toccasana per mangiare meno. Vediamo ora quali sono i cibi che contengono più umami. Ecco la lista:
- Formaggi stagionati;
- Carne;
- Pesce;
- Crauti;
- Pomodori freschi e secchi;
- Funghi secchi;
- Pesce e carne essiccati;
- Dado da brodo;
- Salsa di soia.
Ovviamente non tutti questi alimenti sono salutari e sani per la dieta, ma siamo certi che saprai riconoscere quali consumare e quali invece evitare. Se hai dubbi e vuoi capire come usare il senso dell’umami per mangiare meno, chiedi consiglio al tuo nutrizionista di fiducia.