Il piano base della dieta nordica riduce il consumo di carboidrati semplici come il saccarosio e introduce una maggiore quantità di carboidrati complessi provenienti da cereali, frutta e verdura.
Ecco i carboidrati presenti nella dieta viking.
I carboidrati complessi
La dieta nordica come quella mediterranea è un regime alimentare molto semplice ed equilibrato. Ovviamente le due diete variano per i cibi che si portano a tavola.
Mentre la nostra, per esempio, attinge da pane e pasta di farina bianca i suoi carboidrati semplici, la dieta nordica li preleva da cereali integrali come segale, farro, avena e orzo.
Altre fonti di carboidrati complessi che usa la dieta viking sono le radici come patate, carote e rape, e alcune verdure come cavoli e cavoletti di Bruxelles.
I carboidrati complessi sono chiamati così per la loro composizione chimica leggermente più articolata rispetto a quella dei carboidrati cosiddetti semplici.
Proprio per questa loro maggiore complessità strutturale i carboidrati complessi hanno bisogno di un percorso digestivo più articolato per cui sono assorbiti più lentamente dall’organismo.
Si distinguono in due categorie: amidi e fibre alimentari. Gli amidi devono essere modificati con la digestione prima che l’organismo riesca a utilizzarli come fonte di glucosio.
Le fibre alimentari si trovano principalmente nelle verdure, nella frutta e negli alimenti a base di cereali integrali.
Da qui scaturisce la scelta di sostituire nella dieta nordica con il pane di segale quello di farina bianca.
I carboidrati semplici
I carboidrati semplici sono costituiti da molecole di zuccheri e la loro assunzione avviene anche attraverso la frutta e alcune verdure di cui la dieta nordica è ricca.
Appartengono a questa categoria tutti gli zuccheri naturali e artificiali, dal saccarosio al fruttosio derivante dalla frutta, dal destrosio o il glucosio del grano al cioccolato, al miele, alla marmellata.
Sono tutti composti dal sapore dolce, di facile digestione e generalmente di rapido assorbimento. Essendo facilmente trasformati in glucosio forniscono energia in breve tempo e aumentano il livello sia della glicemia sia dell’insulina.
Frutta e verdura sebbene appartengano alla categoria dei carboidrati semplici, non provocano gli stessi effetti negativi degli altri zuccheri.
Nella frutta e nella verdura, infatti, la presenza di fibre alimentari cambia totalmente il modo in cui l’organismo metabolizza i loro zuccheri rallentandone la digestione.
Questo processo rende questi alimenti simili ai carboidrati complessi contenuti nei cereali. Come questi ultimi anche frutta e verdura hanno un alto indice di sazietà, poche calorie e un basso indice glicemico.
Ecco perché frutta e verdura entrano di diritto in tutte le diete, inclusa quella nordica.