Soprattutto da quando i crudi di mare sono diventati popolari in Italia, la ricciola tiene banco su tutte le migliori tavole del paese.
Si tratta di un pesce però dall’aspetto decisamente grasso e dunque potrebbe sorgere più di qualche problema in capo a chi sta cercando di seguire una dieta.
Vediamo insieme se la ricciola si può mangiare durante la dieta oppure se è un pesce che dovrebbe essere, per quanto possibile, evitato.
Sì, non è un pesce ipocalorico
La ricciola non è un pesce ipocalorico, e questo dovrebbe farci accendere qualche lampadina. Si tratta di un pesce che ha circa 170 calorie per 100 grammi di prodotto, quantità che deve essere necessariamente però considerata anche alla luce di quante calorie ci sono negli altri pesci similari.
Il salmone, autentico principe delle diete, ha infatti ben 200 calorie per 100 grammi di prodotto, e una misura simile si può dare per il tonno, anch’esso più che apprezzato dai dietologi. Per questo motivo, le calorie contenute nella ricciola, non devono assolutamente farci paura.
Grassi sì, ma buoni
C’è una discreta quantità di grassi nella ricciola, anche se questi non devono assolutamente preoccupare, anzi. Si tratta infatti di grassi di ottima qualità, ricchi di acidi Omega 3, che devono essere addirittura inseriti con vigore in ogni piano dietetico che si rispetti.
Questo vuol dire, per intenderci, che il nostro pesce di oggi è davvero uno di quelli buoni, sia per la dieta, che per la salute.
Come al solito, occhio ai condimenti
Come sanno bene i lettori che seguono Dietando, non è soltanto dell’ingrediente principale che deve preoccuparsi chi è a dieta. Il problema potrebbe essere infatti costituito dai condimenti: preparare una ricciola per poi immergerla nell’olio o in altri condimenti grassi, la rende ovviamente un alimento di quelli da evitare assolutamente durante la dieta.
Chi vuole mangiare una ricciola deve imparare, per forza di cose, ad apprezzarne il gusto al naturale: va meglio per la dieta e… anche per il palato!